Riserva Naturale Orientata
Cavagrande del Cassibile
Distanza da Villa Dei Papiri: 35 km (28 minuti)
La Riserva naturale di Cavagrande del Cassibile è compresa tra i comuni di Avola, Noto e Siracusa nella parte sud orientale della Sicilia. È stata istituita nel 1990 (D.A. del 13 luglio), gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana ed inclusa nell’area del Parco Nazionale degli Iblei. Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile è nata con lo scopo di preservare le diverse ricchezze del suo territorio sia dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, sia sotto il profilo archeologico ed antropologico. L’altopiano di Cavagrande assume aspetti spettacolari per la presenza di profonde fratture, chiamate “cave”, che ne solcano i bordi. Si tratta di canyon prodotti dall’erosione dei corsi d’acqua che ancora scorrono sul loro fondo, dall’aspetto a volte superbo come accade nel caso della Cavagrande del Cassibile, una delle più maestose e suggestive, oggi tutelata come riserva naturale, fu in epoca paleolitica sede di insediamenti abitati. Nelle pareti sono state scavate ottomila tombe rupestri del tipo a grotticella, risalenti al X e IX secolo a.C..
Cavagrande del Cassibile
Escursioni
La Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile interessa un’area vasta 2.760 ettari circa. L’area protetta ingloba un tratto, lungo circa 10 km, dell’asta fluviale del fiume Cassibile, uno dei più importanti fiumi della Sicilia sud-orientale, che, incassandosi fortemente tra le rocce del tavolato Ibleo, genera un canyon, profondo in alcuni tratti oltre 250 metri, dalle ripide pareti fittamente vegetate. Nel fondovalle, si è formato un sistema di piccole cascate e laghetti (chiamati localmente “uruvi”) fonti di refrigerio estivo per i suoi numerosissimi frequentatori ai quali si accede per un’antica suggestiva scala nota come La Scala Cruci. Ciò che rende spettacolari le cave a causa dello scorrimento dei corsi d’acqua, è la morfologia del grande canyon di Cavagrande del Cassibile, il Kakyparis dei greci. Sul versante nord è possibile osservare un piccolo agglomerato di abitazioni rupestri. Nella zona sud si trova un complesso sistema di abitazioni, scavate nella roccia, disposte una accanto all’altra su sei diversi livelli paralleli, collegati tra loro da un sistema di cunicoli e gallerie. Mentre ai margini della riserva, a nord-est, sorgono varie necropoli antiche, nelle quali sono stati trovati ricchi corredi tombali e materiale ceramico: la sua peculiare decorazione, detta piumata o marmorizzata, rientra nell’ambito della cultura Ausonia presente nelle isole Eolie e nella Sicilia orientale intorno al 1000 a.C.